

MESSINA – Da quel dì in cui il campionato del Messina si è radicalmente trasformato sono passati intorno ai due mesi e mezzo. Calendario alla mano, calcisticamente parlando, tredici partite. E chiunque abbia a cuore le sorti dei colori che rappresentano la città peloritana ha fatto 13, perché, volendo utilizzare un’espressione assimilata dallo storico concorso a premi parecchio in voga nei decenni scorsi, il Totocalcio, nessuno avrebbe scommesso all’epoca sulla permanenza in terza categoria della squadra allenata da Giacomo Modica. Perlomeno evitando un’altra lotteria play-out. Invece, in questo lasso temporale, il tecnico di Mazara del Vallo ha trascinato i suoi atleti al di fuori di una preoccupante impasse, risvegliando anche una piazza da uno stato di dormiveglia, nel quale è caduta per colpa di troppi periodi di buio, attraverso il profumo di una salvezza, pressoché imminente, e dei play-off.
Che probabilmente, però, indugeranno ad arrivare, poiché quei due punti su dodici raccolti nelle ultime quattro uscite hanno complicato un po’ i piani. Specialmente la recente sconfitta col Foggia. In uno stop avvenuto proprio al Franco Scoglio. Cioè, nel posto dove quasi 7.000 anime biancoscudate si erano riunite per sostenere lo slancio dell’ACR Messina. In un accenno alquanto lampante di primavera, la cui etimologia è peraltro esplicita, indicando un principio e un non so che che risplende. Dunque, ciò a cui si ambiva in queste zone. E si ambisce tuttora. Sebbene qualcosa forse sia andato storto, il beneficio del dubbio è lecito sino alla fine, da lì si deve ripartire. Dal calore di un popolo che con il mare nelle vene non può che aspettarsi il passaggio dalla primavera all’estate.
Le quattro gare disputate
MESSINA vs CROTONE: 0-1


Comi e… Nicolini disarcionano il Messina
Nell’impegno infrasettimanale del 6 marzo, valido per la trentesima tornata stagionale, la compagine di Modica ha accolto il Crotone mossa dall’euforia suscitata dall’1-3 di Brindisi. Un fervore che sarà poi stiepidito dalle polemiche scatenate da una piuttosto discutibile direzione arbitrale del signor Nicolini.
Sul rettangolo verde del Franco Scoglio, uno dei Messina migliori che si sia potuto finora apprezzare crea immediatamente dei grattacapi ai pitagorici, macinando azioni da gol ad ogni piè sospinto. Fra le più nitide se ne annovereranno un paio di Rosafio: la traversa scheggiata (direttamente da un piazzato) nel primo tempo e il tiro sparato addosso a Dini, in un faccia a faccia col guardipali rossoblù, nel secondo. In quanto a sprechi non sono da meno neppure gli “squali”, vedasi Giron al 62′, ma riusciranno comunque ad escogitare il modo di battere Fumagalli. Al 78′, infatti, il subentrato Crialese crossa morbido per Comi, il quale non rifiuta l’invito all’inzuccata che si rivelerà decisiva al triplice fischio di Nicolini.
BENEVENTO vs MESSINA: 1-1


Frisenna-bis, magia in extremis come col Francavilla
Il 10 marzo, atteso dal Benevento dell’ex Auteri per il trentunesimo match dell’anno, il Messina ha affrontato una nuova tappa lontano dalla Sicilia nell’arco di una settimana. Andando a chiudere il tour de force inaugurato con la trionfale trasferta in Salento.
Al Ciro Vigorito, domicilio della seconda della classe, in una sfida caratterizzata da un unico abbinamento cromatico, registrata un’opportunità per lato, i giallorossi del Sannio schioderanno il punteggio dallo 0-0 a ridosso della mezz’ora. Eseguendo uno schema dalla bandierina, al 31′ Nardi riceve una palla bassa e va alla conclusione col destro, che impatta involontariamente su Lanini e beffa Fumagalli. Dopodiché, al 40′, sul versante dirimpetto scoppieranno le proteste per un’evidente deviazione col braccio in area di rigore di Terranova non ravvisata dal signor Di Francesco.
Rientrati dagli spogliatoi, apparsi costantemente privi di qualsiasi timore reverenziale, gli undici di Modica continueranno la ricerca del pari. Sfiorando l’obiettivo al 60′, laddove Zunno, sgusciato fra Pinato e Capellini, farà vibrare la traversa. Eppure è soltanto questione di pazienza. Nel momento in cui le contendenti sembravano incanalate sull’1-0, al 90′, il cinismo di Frisenna consente al centrocampista in maglia numero otto di infilare, ancora una volta dalla distanza, una bordata inafferrabile per Paleari. Un bijoux grazie al quale verranno ricompensati gli encomiabili sforzi dei giallorossi dello Stretto.
LATINA vs MESSINA: 1-1


Zunno salva i giallorossi anche al Francioni
Con la mente alla salvezza e gli occhi sui play-off, il 16 marzo la formazione di Modica è scesa in campo al Domenico Francioni. Per provare ad espugnare, nel trentaduesimo turno di questa Serie C, la roccaforte del Latina e vendicarsi, al contempo, dell’increscioso 0-3 rimediato all’andata. Tuttavia non è stato il Messina di sempre.
I nerazzurri prendono fin da subito le misure dello specchio difeso da Fumagalli, tant’è che ne faranno gonfiare la rete in nemmeno dieci minuti. Ercolano spedisce, dall’out di sinistra al centro dell’area ospite, un rasoterra ciccato da molti ma non da tutti. Mastroianni si fa trovare pronto e al 9′, per l’appunto, deve solamente insaccare. Sulle ali dell’entusiasmo i pontini schiacciano gli avversari, i quali però hanno la forza di reagire e pervenire al pareggio. A togliere le castagne dal fuoco, al 29′, ci pensa il solito Zunno, il cui mancino, scoccato dopo aver addomesticato di destro la sfera che gli era stata restituita da Giunta in seguito ad uno scambio col compagno di squadra, trafigge Guadagno sul palo opposto.
Nella seconda frazione di gioco, i laziali tenteranno ulteriori scorribande offensive. Senza successo. Eclatanti saranno quelle sventate allo scadere da Fumagalli, in anticipo su Del Sole, e soprattutto da Dumbravanu, che sulla linea, a portiere inerme, respingerà di testa la botta di Fabrizi. Permettendo così agli strettesi di rincasare con almeno un punto.
MESSINA vs FOGGIA: 0-3


Una punizione fin troppo eccessiva per i peloritani
In un Franco Scoglio gremito di circa 7.000 aficionados biancoscudati, a testimonianza di come la gente abbia percepito l’enorme sacrificio compiuto dall’intero ACR Messina per raggiungere gli ottimi risultati del girone di ritorno, il 23 marzo si è disputata la trentatreesima giornata della stagione.
Osservato il doveroso minuto di silenzio per la scomparsa del dirigente gigliato Joe Barone, si apre lo scontro play-off con il Foggia, in cui, nonostante qualche incursione dei padroni di casa, saranno i “satanelli” a scattare alla conduzione. Al 20′ Millico imbecca sul filo del fuorigioco Gagliano, scodellando in avanti un pallone ben cadenzato che l’attaccante in prestito dal Padova va a depositare di sinistro alle spalle di Fumagalli. Il Messina produce occasioni, pure abbastanza pericolose, ma si infrangeranno sulla porta blindata di Perina.
In avvio di ripresa, però, al 53′, un’ingenuità di Manetta costringerà i suoi a proseguire in inferiorità numerica. Il centrale tiburtino, difatti, già ammonito, interviene in ritardo su Gagliano e riscuote il secondo cartellino giallo. I peloritani sbandano e i rossoneri ne approfittano. In maniera particolare al 56′, quando un clamoroso svarione di Pacciardi, il quale controlla malamente in area, regala la chance del raddoppio a Tascone. Che concretizza. All’81’, gli uomini di Modica rimangono addirittura in nove, a causa della doppia ammonizione comminata a Frisenna (fallo e applauso ironico all’indirizzo dell’arbitro). Infine, in pieno recupero, al 92′, Millico scova, da posizione defilata, il destro a giro del definitivo ed effettivamente immeritato ko dei siciliani.
La classifica dopo la 33′ giornata
Juve Stabia 70; Benevento 61; Avellino 57; Picerno 54; Taranto (-4) 53; Casertana, Giugliano* 52; Latina 48; Crotone 47; Foggia 45; Audace Cerignola 43; Sorrento 42; Messina 41; Potenza 40; Catania* 39; Turris 36; Monopoli 33; Virtus Francavilla 30; Monterosi Tuscia 27; Brindisi (-4) 15. * una gara in più
Il prossimo impegno del Messina
Nell’anticipo prepasquale, previsto per sabato 30 marzo, il Messina sarà coinvolto nel difficile confronto con la capolista Juve Stabia. Corrispondente alla trentaquattresima giornata della poule meridionale di Serie C, l’incrocio con le “vespe” si terrà al Romeo Menti dalle ore 16.15.
L’addio a Joe Barone


Affidando il proprio cordoglio ad un post pubblicato sulla pagina Facebook giallorossa, l’ACR Messina si è unita al dolore del mondo del calcio per la prematura dipartita di Joe Barone. Colpito da un arresto cardiaco mentre era in ritiro con la ACF Fiorentina, società della quale era direttore generale, il manager nativo di Pozzallo (naturalizzato statunitense) il 17 marzo viene trasportato in condizioni critiche all’ospedale San Raffaele di Milano. Dove verrà operato d’urgenza, ma si spegnerà il 19 marzo, alla vigilia del suo 58° compleanno e quindici giorni dopo un’altra triste ricorrenza legata alla Viola. Ossia il sesto anniversario della morte di Davide Astori.
Le iniziative societarie rivolte ai tifosi biancoscudati
Tra le diverse iniziative che l’ACR Messina ha messo in atto per avvicinare il club alla tifoseria locale, parallelamente alle collaborazioni già intraprese con il gruppo Bonina di Mercati Alimentari e con gli istituti scolastici del territorio, figura quella riguardante la cittadinanza non residente solo nell’area metropolitana. A tal proposito, infatti, il 20 marzo è giunta la comunicazione che l’amministrazione comunale di Santa Lucia del Mela, in accordo con il presidente strettese Pietro Sciotto, ha reso disponibili 50 accrediti gratuiti (assegnati in ordine di richiesta) per assistere alla gara Messina – Foggia.
Nel tardo pomeriggio del 26 marzo, presso il negozio Flagship Sky di via Tommaso Cannizzaro, si è svolto il terzo Meet&Greet, ovvero l’appuntamento in cui i supporters messinesi possono incontrare alcuni giocatori dell’ACR Messina. Che in questa circostanza sono stati Antonino Ragusa, Marco Rosafio, Marco Zunno e Giulio Frisenna.
(fonte: pagina Facebook ACR Messina)