ACR Messina, il recap della settimana

Il Messina chiede il supporto del proprio pubblico (credits: ACR Messina)

MESSINA – L’ultima fatica prima della curva finale e poi il traguardo. Con una metafora ciclistica, si può spiegare l’ormai imminente conclusione del tour de force ottobrino, al quale il Messina è stato costretto a prendere parte. Ma procedendo, tappa dopo tappa, in questo cammino accadde ai biancoscudati, come accade a tanta parte dei suoi simili, di scegliere la parte migliore e di non avere la forza necessaria a tenerla in vita. Nel giro di qualche giorno, infatti, i giallorossi hanno alternato, offuscandole, delle prestazioni tutto sommato di buon livello con altre da dimenticare. Assolutamente. Un Messina sotto le spoglie del dottor Jekyll e mister Hyde, insomma.

Ad ogni modo, si torna in campo e al Franco Scoglio sono attese le streghe di Benevento. Attendendo una manciata di ore, si vedrà quale lato di sé mostreranno gli uomini di Modica contro i campani, per quella che vale come la dodicesima giornata di campionato. Gli istituiti scolastici ospitati per tale evento saranno l’istituto d’istruzione superiore “Antonio Maria Jaci” e il liceo classico “Giuseppe La Farina”.

Calcio champagne allo Scida

Fuochi d’artificio all’Ezio Scida, nella trasferta pitagorica che il Messina affrontano dopo le ferite causate dal Brindisi. Per la compagine della sua città, apre subito le danze il messinese DOC Giunta, il quale, grazie a un tiro dalla distanza, trafigge Dini. I locali danno da lavorare a Fumagalli che, però, nulla può contro il tap-in di Tumminello. E, in pieno recupero di primo tempo, sul colpo di testa di Gomez. Nemmeno quattro giri di orologio nella ripresa e gli ospiti riacciuffano la parità. Merito di Luciani, al primo gol da professionista. Tutto vano. Poco più tardi, la formazione guidata da Zauli si riporta avanti per la terza volta. Marcatore ancora Tumminello. Modica indovina le sostituzioni, i suoi lo seguono e con Polito arriva nuovamente il pareggio. E pure la possibilità di un colpaccio, ma Zunno non sfrutta l’occasione.

Giunta esulta dopo il vantaggio (credits: ACR Messina)

Modica e Roma in conferenza stampa

In sala stampa, Giacomo Modica, allenatore dell’ACR, ha evidenziato come al di là del calibro dell’avversario, meritevole di ogni tipo di riconoscimento, sia esistita pure la possibilità di vincerla questa sfida. Anche se, in seguito al vantaggio, la paura di farlo, abbia manomesso gli eventuali piani. Ma qualora fosse successo, non si sarebbe potuto gridare allo scandalo. Per questo, lo stesso Modica, ha rimarcato la soddisfazione di come i giocatori abbiano reagito al ko interno con il Brindisi. Dimostrando che quel passo falso sia stata solamente una parentesi. Cercando il pelo nell’uovo, qualche recriminazione sorge su una dubbia irregolarità nella terza rete calabrese.

Le parole del direttore sportivo Domenico Roma, sono andate nella stessa direzione del tecnico. Anche per quanto riguarda il dubbio sulla posizione di fuorigioco in occasione del tris rossoblu. Per il DS, non era semplice fare un punto contro una delle corazzate del torneo, sebbene i peloritani sfoderino il meglio proprio con le big. Oltretutto, venendo da un match da dimenticare sul piano della prestazione e con parecchie novità schierate sul terreno di gioco rispetto all’uscita scorsa. Turn over che, in ogni caso, rimane una decisione di Modica.

Finalmente il Taranto

Chiamati a recuperare la famigerata sfida col Taranto, per gli strettesi si presenta un nuovo appuntamento lontano dal San Filippo. All’Erasmo Iacovone, l’undici dell’ex Capuano parte bene e, dopo nemmeno un quarto d’ora, sblocca il risultato. Bifulco, lasciato libero di operare, giustamente, si prende la libertà di segnare. Avendoci preso gusto, il centrocampista napoletano si ripete al 22′. Modica prova a scuotere i siciliani, intervenendo con dei cambi già nella prima frazione della contesa. Ma ottenendo un nulla di fatto: anche nel secondo tempo il Messina è rimasto a Messina.

Il tabellino del match (credits: ACR Messina)

I commenti di Modica e Manetta nel post-partita

Alle domande dei giornalisti, il il coach biancoscudato Giacomo Modica ha spiegato come la scelta del cambio modulo, comunque sperimentato in allenamento, sia stata dovuta alla necessità di mettere centimetri per contrastare la bravura sulle palle inattive dei pugliesi. Tarantini che, tuttavia, hanno costruito la vittoria nel primo tempo per seguitare, nel secondo, con una fase di contenimento. Amareggiato per come il suo gruppo non sia riuscito a ripetere la performance di Crotone, Modica ha ribadito, inoltre, come sia incomprensibile la metamorfosi subita continuamente dal Messina.

Per il difensore Marco Manetta, ex di turno, il problema è stato che contro un avversario combattivo e propositivo, se non si riesce ad esprimere il ritmo di sempre, è inevitabile andare in sofferenza.

(fonte: pagina Facebook ACR Messina)

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