Akademia Sant’Anna: Aurora Rossetto si racconta, tra l’abbraccio della Sicilia e il calore del PalaRescifina

Rossetto innamorata della Sicilia (credits: Akademia Sant’Anna)

MESSINA – Si dice che “chi viene in Sicilia piange due volte”. Con un’espressione popolare dal tono decisamente poetico, si cerca di spiegare al meglio l’impatto emotivo e la forte connessione che questa magica isola esercita su chi la vive, anche solo visitandola. E chissà che non siano state proprio le sensazioni e le emozioni provate da Aurora Rossetto, una delle due figure confermate dalla società del presidente Fabrizio Costantino, insieme a Dalila Modestino, il cui sogno di proseguire il suo viaggio in una terra che l’ha stregata si è avverato.

Dopo quattro mesi di pausa, portando con sé le memorie di un’annata indimenticabile, infatti,l’atleta patavina ha varcato nuovamente lo Stretto di Messina, attraversando una sorta di porta immaginaria che sembra condurre in un altro mondo, per tornare nel luogo e nella squadra con cui ha sfiorato un traguardo storico, tanto per il club giallorosso quanto per la Messina pallavolistica: la promozione nell’Olimpo del volley italiano di Akademia Sant’Anna. Dunque, la schiacciatrice veneta ha scelto di puntare ancora una volta a Sud, seguendo la scia dei ricordi impressi dal recente campionato e dell’affetto impagabile dimostrato dall’ambiente messinese.

Aurora Rossetto, una carriera costruita con impegno costante

Aurora Rossetto (credits: Akademia Sant’Anna)

Nativa di Cittadella, un comune a circa trenta chilometri da Padova, Aurora Rossetto vanta una carriera sviluppatasi principalmente nei contesti settentrionali, costruita gradualmente grazie a professionalità e dedizione, senza mai far mancare un notevole spirito di abnegazione. Domenica scorsa, il raduno della compagine guidata da coach Fabio Bonafede ha ufficialmente aperto le attività della stagione 2024/25, ma, inevitabilmente, nell’attesa che le “SuperGirls” si ritrovassero, la mente di Aurora ha riavvolto il nastro del cammino compiuto sino a quel momento, riflettendo su quanto conquistato con la maglia di Akademia Sant’Anna. Ogni goccia di sudore versata in allenamento, ogni sfida sostenuta al PalaRescifina o in giro per l’Italia, sono state oggetto di valutazione, che Aurora Rossetto ha riassunto con amore e trasporto.

Il racconto spassionato di Aurora Rossetto

La carica di Rossetto (credits: Akademia Sant’Anna)
Il sacrificio fa parte di ognuna di noi, ma lo affrontiamo con cuore e passione

“È molto gratificante quando viene riconosciuto ciò che fai e l’impegno viene apprezzato anche all’esterno. Come per tutte le mie compagne, il sacrificio fa parte della nostra vita, tuttavia credo che lo si faccia volentieri. Forse, nemmeno parlare di sacrificio è corretto, poiché lo affrontiamo con cuore e passione. Siamo entusiaste di avere le opportunità che questo sport ci offre.”

Ogni risultato è il frutto del lavoro quotidiano, coltivato senza rimpianti

“Ho ripensato spesso alla scorsa stagione e devo ammettere di averlo fatto sempre con il sorriso, concentrandomi su ciascun aspetto positivo. Pure le normali difficoltà sono passate in secondo piano, e questo lato mi è piaciuto. Qualsiasi risultato è perennemente il frutto di un enorme lavoro quotidiano. In seguito alla sconfitta con Talmassons, ero parecchio dispiaciuta perché volevo ottenere ancora di più. Ciò nonostante, è giusto prendere atto di quanto di buono è stato realizzato, sia a livello personale che di gruppo. Senza rimpianti, ma con diversi spunti per ragionare su cosa si sarebbe potuto fare altrimenti e per crescere, individualmente e come team. Ci porteremo dietro, tutte, la sensazione del post-partita, che ci servirà in futuro.”

La bella amicizia con Dalila Modestino, compagna di squadra e coinquilina

“Conosco Dalila Modestino ormai da cinque anni; siamo state ottime amiche e lo siamo tuttora. La considero una delle persone più belle che io abbia mai incontrato. Sia in casa che in campo è estremamente vivace: non fa mai nulla con calma ed è una vera trottola, un vulcano dal momento in cui si sveglia fino a quando va a dormire. Trascorriamo le giornate ridendo, quindi sono felice di poter giocare di nuovo con lei e di continuare a scoprirla.”

La possibilità di radicare ulteriormente il legame con la terra e la gente di Sicilia

“Provenendo dal profondo Nord, non ho potuto fare a meno di notare la differenza nel rapporto con le gente che ti circonda. In realtà, lo senti sulla pelle, è una sensazione che avverti mentre passeggi o incroci qualcuno per strada. Si percepisce un’aria di semplicità e felicità: i siciliani hanno qualcosa di speciale rispetto agli altri. Sono raggiante, perché tornare in Sicilia mi permette di respirare nuovamente quest’atmosfera.”

Non solo Dalila Modestino, c’è anche il rapporto con Chiara Mason

“Conosco personalmente Chiara Mason e ho anche giocato contro di lei nella semifinale dei play-off per la Serie A2, quando ero a Talmassons e lei era a Trento. Ricordo ancora, tecnicamente, la sua diagonale stretta da posto 4, che era un incubo costante, e la sua battuta alquanto insidiosa. È una giocatrice dinamica e grintosa, ma al contempo una ragazza dolce e solare. Sono contenta di averla finalmente al mio fianco e non più dall’altra parte della rete. Comunque sia, sarà davvero interessante poter lavorare con tante atlete che hanno esperienza in categorie superiori. Spero di trovare ulteriori stimoli per migliorarmi e, insieme alle nuove compagne, tracciare un percorso importante giorno dopo giorno. Ciascuna di noi è determinata a raggiungere un obiettivo comune.”

Un immancabile ringraziamento al caloroso pubblico del PalaRescifina

“Per me è stata la prima volta in cui ho avuto un pubblico di casa così presente e caloroso. Giocare con quel supporto è sempre stata un’emozione unica, ed è stato toccante quando, al termine dell’ultimo match perso (gara-3 contro Talmassons in semifinale play-off), ho visto moltissimi tifosi piangere sugli spalti. Non pensavo che saremmo entrate così a fondo nel cuore della gente. A fine gara, scendevano a salutarci, ed è stato straordinario avere una relazione diretta con loro. Mi auguro di rivederli, auspicando magari la presenza di nuovi volti rispetto all’anno passato. Sapere di rappresentare un territorio che va oltre l’ambito cittadino è motivo di grande responsabilità e orgoglio.”

(fonte: comunicato societario)

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