

MESSINA – E con questa sono quattordici. Ovvero, le sconfitte, su altrettanti incontri disputati in campionato, della Fortitudo Messina. Che non appare in grado di uscire dall’impasse del ruolo di Cenerentola del torneo. Al contrario degli scolari di Sidoti, i quali, avendo la meglio nel derby della città dello Stretto, cercano di stabilizzarsi in una zona più tranquilla della classifica.
58 – 74: Fortitudo Messina vs Basket School Messina
Un primo quarto affrontato al di sotto delle aspettative e un tentativo di rimonta reso difficoltoso da alcune decisioni arbitrali, contestate dai neroverdi, non hanno consentito alla Fortitudo Messina stessa di battagliare ad armi pari con la Basket School. Che riesce ad aggiudicarsi una stracittadina di ritorno, fatta di break, grazie al + 16 messo in cascina nella decade iniziale. E invertendo l’inerzia della gara, quando riavvicinati sul 33 a 44, gli avversari subiscono le espulsioni dalla panchina di Umberto Giovani e Claudio Cavalieri e si vedono spegnere le speranze di un eventuale recupero. Da segnalare, la doppia cifra raggiunta da Marinelli e Tagliano, mentre, con 25 punti, è il giallorosso Labovic il miglior realizzatore dell’incontro.
L’approccio neroverde alla gara non è dei migliori
Il benvenuto alla sfida si ha con il ferro che accoglie le conclusioni di Yeyap e Tagliano, anche se, forzando troppe palle perse, la Fortitudo approccia male al match. Gli scolari, trascinati dai canestri di Labovic e Tartaglia, piazzano un break di 0 – 14. Che Kader e Nnabuife interrompono. Con la spinta di uno scatenato Labovic, già a quota 11, e di Di Dio, i quali inanellano due triple consecutive, la Basket School (che, nel primo periodo, tira 4/6 da tre) si sistema sul 6 – 22. A poco più di tre minuti dalla sirena, il quintetto di Claudio Cavalieri è in bonus, laddove a quello di Pippo Sidoti non è stata fischiata nessuna irregolarità.
Con Marinelli, i fortitudini trovano un gioco da tre, ma dovranno poi rinunciare a Nnabuife, gravato di due falli. Sul parquet entra Omar Molonia. Nell’ultimo giro di orologio, i centri di Tagliano e Yeyap valgono l’11 a 27. Si ritaglia uno spazio pure Simone Cavalieri per il 13 a 29. Dopodiché, imitato di lì a breve da Tagliano, andrà fuori causa, in seguito alla terza scorrettezza personale.
Nel secondo quarto si vede una versione migliore della Fortitudo
Coach Cavalieri dà una possibilità a Giovani e Amato, ma, come una doccia gelata, arriva il secondo fallo di Marinelli. Pertanto, a 4′ e 25″ dall’intervallo lungo, la Fortitudo è nuovamente in bonus. Sul 17 a 34, gli arbitri comminano un antisportivo ad Amato. Tuttavia, i lupi rimangono sul pezzo e le due triple di fila di Scozzaro, successive allo 0/8 di squadra, si traducono nel 25 a 37. Il 2/2 di Marinelli manda le duellanti al riposo sul 27 – 39.
Dieci minuti in balìa del nervosismo
Tornando dagli spogliatoi, va subito a segno Tartaglia. Segue una fase sporca, caratterizzata da parecchi contatti non sanzionati, e lo 0/2 di Simone Cavalieri. Con Labovic che colpisce da tre (27 – 44), si spezza il digiuno giallorosso di triple, durato per l’intera seconda frazione. Tramite un libero, Nnabuife reagisce per i suoi. Lo emulano Kader con una tripla e Marinelli in contropiede, confezionando un 6 – 0 (33 – 44). Sidoti chiama un timeout. Al rientro, sopraggiungono la terza infrazione di Marinelli e il tecnico alla panchina fortitudina, aggravato dall’espulsione del dirigente Umberto Giovani.
Di Dio fa 3/3 dalla lunetta, Tartaglia firma una tripla e gli scolari toccano il 33 – 50. Dopo una stoppata di Yeyap, probabilmente con parabola discendente sul tiro di Tagliano, viene allontanato anche Claudio Cavalieri. La Fortitudo crolla psicologicamente e la Basket School sfrutta la situazione. Portandosi sul 33 – 59, attraverso due triple di Labovic. Un sussulto d’orgoglio di Nnabuife, Tagliano e Marinelli chiude la mezz’ora (41 – 59).
Nell’ultimo periodo la Basket School vola via
Si riparte con Simone Cavalieri, che allarga il break fino al 10 – 0, buono per il 43 a 59. Ciò nonostante, un antisportivo ratificato a Kader, a causa di un salto scoordinato, e un discusso intervento con il piede su Tartaglia, spezza di nuovo le gambe neroverdi. Tagliano non converte il tecnico per proteste disposto a carico di Labovic e la Basket School vola via (43 – 67). Merito di un paio di liberi e della tripla di Leonardo Di Dio. Di fatto, la partita vive un eterno garbage time. Sul 45 – 70, Labovic sigla l’ennesima tripla e il finale, con Terzi e Bottari gettati nella mischia, serve solo all’attuale fanalino di coda del raggruppamento a rendere il passivo meno pesante. Con i bersagli di Marinelli, Simone Cavalieri e Tagliano a decretare il 58 – 74.
Il tabellino del match
FORTITUDO MESSINA
Marinelli 16, Tagliano 14, Scozzaro 8, Kader 7, Nnabuife 7, S. Cavalieri 6, Bottari 0, Caporossi 0, Terzi 0, Giovani 0, Molonia 0, Amato 0, all. C. Cavalieri.
BASKET SCHOOL MESSINA
Labovic 25, Tartaglia 18, Di Dio 16, E. Sidoti 7, Yeyap 6, Buldo 1, Busco 1, Alberini 0, Vujic 0, Freni 0, Janic 0, all. G. Sidoti.
La classifica
22 punti: Orlandina Basket, Virtus Kleb Ragusa, Viola Reggio Calabria; 20 punti: Diesel Tecnica Sala Consilina; 18 punti: Siaz Piazza Armerina; 16 punti: NextCasa Barcellona; 14 punti: Svincolati Milazzo, Basket School Messina; 10 punti: Bim Bum Rende; 8 punti: Castanea Basket; 2 punti: Cus Catania; 0 punti: Fortitudo Messina.
(fonte: comunicato societario)