

MESSINA – Le sfide con Turris e Virtus Francavilla disputate nel giro di tre giorni permettono di stilare un piccolo bilancio di metà settimana, una riflessione a mente fredda volta ad analizzare gli aspetti positivi e negativi di un Messina che ha dimostrato durante le poche partite disputate di vendere cara la propria pelle, in linea con le aspettative estive e i principi di mister Modica.
Le tre gare fatte in questo mese di settembre piuttosto denso di eventi e rinvii hanno messo in evidenza diversi aspetti interessanti, il primo tra tutti è sicuramente una brillantezza fisica e atletica che non si vedeva da diverso tempo, fattore fondamentale se si vuole arrivare a fine campionato tranquilli ed evitare sgradevoli sorprese in classifica. A questo si aggiungono ottime qualità tecniche e di palleggio, tutti i calciatori in rosa sembrano infatti a loro agio con questa filosofia di gioco e hanno dimostrato di essere all’altezza della categoria, sia over che under.


Sotto l’aspetto mentale il Messina ha saputo reagire anche ad alcuni avvenimenti extra campo che magari potevano intaccare l’atmosfera e l’umore all’interno dello spogliatoio, oltre a dover rivoluzionare i piani di lavoro; i due rinvii consecutivi con Casertana e Taranto non sono stati sicuramente d’aiuto, sotto altri aspetti non lo è stato nemmeno la partita di Francavilla Fontana con i biancoscudati e i pugliesi costretti a stare fermi per più di 40 minuti durante il secondo tempo. Nonostante ciò c’è stata un’ottima reazione che ha portato la squadra di casa a schiacciarsi nella propria metà campo, costringendo Forte a compiere parate fondamentali per i tre punti.
Ci sono anche meccanismi da curare, nulla di così irrisolvibile nè insormontabile ma nemmeno da trascurare; sicuramente la fase difensiva ha mostrato alcune problematiche, soprattutto sulle fasce dove il Messina sembra soffrire gli attacchi degli avversari. Buona parte dei gol finora subiti scaturisce da una mancata fase di copertura da parte sia dei terzini che degli interni di centrocampo, gli esempi più evidenti sono la prima marcatura di Malcore e il gol vittoria di Artistico di domenica scorsa. Anche la Turris ha improntato la partita cercando di mettere in difficoltà gli esterni giallorossi, ma in quel caso il problema principale fu la gestione della gara e del doppio vantaggio, in particolare gli ultimi quindici minuti; il gol di Nocerino al novantaseiesimo è il risultato finale di un quarto d’ora piuttosto sofferente, caratterizzato da una ingenua gestione dell’ultima punizione a disposizione per i corallini che ha portato al pareggio.
Ciò che emerge in ogni caso è che la squadra sembra essere sul pezzo, pronta a superare ogni inconveniente e a dimostrare quella voglia e fame calcistica che richiede l’allenatore; in tal senso la prova contro l’Avellino sarà un test utilissimo per capire dove può potenzialmente arrivare il Messina, sfidando una formazione rinvigorita dall’arrivo del nuovo mister (per Pazienza sette punti in tre gare).
Si attendono infine il ritorno di alcuni over importanti come Franco e Ragusa, il primo pronto a rientrare contro il Catania in Coppa Italia o direttamente contro il Sorrento, il secondo ha già debuttato con un paio di spezzoni ma ancora lontano dalla forma fisica ottimale; il loro apporto durante la stagione sarà fondamentale, sotto tutti i punti di vista. Anche il pubblico dovrà trascinare questi ragazzi, lo sta già facendo in maniera egregia ma si può sempre migliorare; in tal senso la riapertura della campagna abbonamenti può incidere parecchio, per dimostrare che Messina non è seconda a nessuno, nemmeno dopo quindici anni davvero tribolati.