A tutto tondo, i risultati del calcio minore di Messina e dintorni

I mamertini espugnano Gela (credits: S.S. Milazzo)

MESSINA – È un bilancio abbastanza equilibrato quello conseguito dai risultati della ventunesima tornata del girone B del campionato Eccellenza. Mentre la Serie D ha riposato, il mondo dilettantistico ha offerto duelli in cui si sono registrati tre ko a fronte di due affermazioni.

ECCELLENZA – GIRONE B

0 – 1: Messana vs Leonfortese

Nell’anticipo del sabato, giocato a L’ambiente Stadium, in serbo, per la Messana, c’era una ghiotta opportunità. Per ridurre ulteriormente quel gap che la separerebbe dalla fuoriuscita dalla zona play-out. Eppure i peloritani l’hanno gettata alle ortiche. Complicando la rincorsa alla salvezza. Nel momento in cui l’inerzia della partita pareva volesse cambiare in favore dei giallorossi, gli ennesi che, nella prima parte avevano imbavagliato gli sfidanti, calano il jolly. Aiutati dallo svarione di Sanneh. Al 73, il portiere strettese svirgola un rinvio e consente a Volo di indirizzare la sfera nel varco giusto. Oltre che regolare, considerate le due signature non convalidate per offside a Caputa. Adesso la Leonfortese è appaiata, con 16 punti, al gruppo guidato finora da Tudisco, il tecnico esonerato in queste ore e sostituito da Patti.

0 – 1: Città di Gela vs Milazzo

Spiccano il volo le aquile mamertine nel cielo che copre il Vincenzo Presti. A quarantatré anni di distanza dalla volta precedente. Tutto merito di un blitz effettuato in pieno recupero da un Milazzo che conquista per intero il bottino in palio nello scontro diretto col Città di Gela. E sganciandosi dagli stessi nisseni, consolida la quarta posizione in classifica. Ma siccome le due apripista del girone, ossia Enna e Paternò, non sembrano voler dare cenni di rallentamento, è uno sforzo che potrebbe non essere sufficiente. I play-off, con lo stato attuale delle cose, non vedrebbero mai la luce.

Comunque sia, finché c’è vita c’è speranza. Quindi è legittimo crederci. E in seguito ad una prima frazione in cui entrambi gli schieramenti hanno scelto di adottare la linea della prudenza e una seconda dove i ritmi sono invece aumentati, è Scolaro che, subentrato a Bucolo al 68′, va ad alimentare questa fiammella nei tirrenici. Grazie ad un destro fulmineo, scaraventato dal limite dell’area piccola all’angolino opposto, approfittando di una deviazione sul traversone a mezza altezza di Isgrò.

0 – 1: Nebros vs Enna

A causa della quarta sconfitta su cinque gare, è sempre più buia pesta la notte della Nebros. Una squadra che, in poche settimane, è passata dall’avere i play-off ad un palmo dal naso a ritrovarsi coi play-out dietro le spalle. Tuttavia, davanti ad un rullo compressore come il team gialloverde, che ha sbaragliato qualsiasi rivale si sia posta sul suo cammino in queste ultime giornate, le possibilità biancoverdi di racimolare un po’ di briciole erano ridotte al lumicino già dalla vigilia. E in tal senso, l’esito sancito dallo stadio Enzo Vasi di Gliaca di Piraino è servito solamente a confermare quanto pronosticato. Compreso quello contro i nebroidei, sono saliti a quota undici i successi consecutivi dell’Enna. Che custodisce dunque la lunghezza di vantaggio che ha sul Paternò.

A premiare gli erei sarà il cinismo di Randis, il quale, al 35′, raccoglie e spedisce in fondo alla porta un pallone respinto sui suoi piedi da Inferrera. Che aveva tentato di annullare una conclusione di Veneroso. Dopodiché, sfiorando anche l’1 – 1 tramite Cocimano che colpisce di testa la propria traversa e rischia l’autogol, nasce una sorta di reazione nella formazione di Perdicucci. Però infruttuosa. Difatti, resterà da appuntare sul tabellino del match soltanto l’espulsione di Silipigni giunta al 69′.

1 – 0: Paternò vs Jonica

È una Jonica priva di alcun timore reverenziale quella che si presenta sul campo del Falcone – Borsellino. E combatte ad armi pari la vice capolista Paternò. Ciò nonostante, l’irresistibile ascesa santateresina, iniziata nel derby con la Messana e che ha fatto intascare agli uomini di Famulari un malloppo di ben 16 punti su 18, si arresta in terra etnea. Attraverso uno stop che, se non lascia qualche rimpianto in casa messinese per un paio di occasioni sprecate da Dos Santos e Bozzanga, di sicuro lascia la beffa. Infatti, a decidere le sorti della contesa sarà un ex giallorosso. Ovvero, Nicolas Micoli. Con una zampata arrivata, peraltro, a circa un quarto d’ora dal termine. La trama della manovra rivelatasi vincente viene imbastita da Maimone, il quale manda nel cuore dell’area un pallone che Giannaula tramuta nel passaggio capitalizzato dalla punta argentina al 76′.

0 – 4: Santa Croce vs Rocca Acquedolcese

È bastata sbloccarla e poi la Rocca Acquedolcese ha scivolato sul velluto, malgrado le impervie condizioni del rettangolo di gioco del J. F. Kennedy. A prendere in carico l’onere di aprire le marcature è stato Strumia, quando al 35′ ha insaccato di testa, sorprendendo gli avversari sul primo palo, un assist di Scolaro. Sarà lo stesso Alessio Scolaro ad appropriarsi della paternità del secondo e del terzo gol nebroideo. Trasformando un rigore al 59′, concesso per un atterramento subìto da Carroccio, e finalizzando direttamente da calcio d’angolo otto minuti più tardi. Ad infierire senza pietà sulla già disastrata retroguardia biancazzurra, al 73′, sopraggiunge nuovamente un centro dalla bandierina. Stavolta l’esecuzione è opera di Facundo Margaratini.

Si chiudono le ostilità con la compagine di Palmeri che, andando ad inventare la regola del quattro, vale a dire quattro reti, quattro vittorie e quattro clean-sheet di fila, spinge, di fatto, il Santa Croce in un baratro così profondo che oramai appare impossibile da risalire. Tenuto altresì conto che, al di là delle enormi crepe difensive, i cigni di Di Salvo non sono stati in grado di produrre neanche un’azione offensiva degna di nota.

La classifica

Enna 53; Paternò 52; Modica 39; Milazzo 35; Real Siracusa 33; Città di Gela 32; Jonica 31; Nebros, Rocca Acquedolcese 26; Misterbianco, Imesi Atletico Catania 24; Mazzarrone, Leonzio 23; Leonfortese, Messana 16; Santa Croce 12.

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