A tutto tondo, i risultati del calcio minore di Messina e dintorni

La Jonica a segno (credits: Jonica FC)

MESSINA – Culmina con un pieno di successi e di sorrisi la ventiseiesima giornata di campionato, relativa al girone I della Serie D, e quella numero venti del girone B di Eccellenza. Tutte le compagini messinesi, infatti, nei rispettivi test, hanno intascato l’intera posta a disposizione. Al netto della Nebros che, ad ogni modo, era impegnata nell’incrocio con la conterranea Jonica.

SERIE D – GIRONE I

0 – 1: Gioiese vs Nuova Igea Virtus

Striminzita, ma efficace. Intricata quanto essenziale. Ci pensano questi aggettivi a tratteggiare la vittoria con cui la Nuova Igea Virtus ha espugnato il comunale di Rizziconi, faticando al cospetto di una Gioiese che, rivoluzionata dalla testa ai piedi e alla disperata nonché improba ricerca di un piazzamento nei play-out, ha provato a non partire nuovamente già sconfitta. E la fase di stallo vissuta nel primo tempo ne è un indizio inconfutabile.

Nella ripresa, però, le energie delle tante new entry viola si affievoliscono. Inevitabilmente. E i giallorossi ne approfittano per trovare quel bandolo della matassa necessario per trasferirsi lontano dal caos della zona retrocessione. Così, al 68′, Ordonez è lesto a ribadire in fondo al sacco una respinta corta di Lando, il quale era subentrato all’infortunato Tammaro, in seguito ad un tiro di Trombino. Per l’ex Vibonese è il secondo centro stagionale, mentre per gli igeani è il quarto trionfo consecutivo.

3 – 0: Città di Sant’Agata vs Sancataldese

Non è stato affatto il pomeriggio ideale per celebrare il debutto sulla panchina nissena di mister Francesco Passiatore. Sebbene il compito per la Sancataldese fosse piuttosto ostico e l’avvicendamento alla guida tecnica verdeamaranto non potesse sortire dei grossi effetti nell’immediato, sul rettangolo di gioco dello stadio Biagio Fresina, il monopolio dei biancazzurri è stato smisurato. Il Città di Sant’Agata ha messo subito in chiaro le cose, chiudendo i conti in mezza partita.

Sfruttando l’inconsistenza della retroguardia ospite, la formazione di Facciolo, che aveva in precedenza colpito un palo con Nunzi, va a bersaglio due volte. A cadenza regolare e tramite due incursioni a squarciare la difesa simili fra loro. Comincia Saverino al 10′, Mincica lo imita al 20′. Successivamente, a ridosso della pausa, i padroni di casa blindano il punteggio. Ribaltando a proprio favore un corner avversario, Squillace lancia lungo Mincica, il quale appoggia ad Alagna. L’attaccante elude l’intervento di Dolenti e a porta vuota fa il suo lavoro. È il 45′. Quindi, con un secondo tempo gestito al meglio, i tirrenici suggellano il 3 a 0. Valso, peraltro, il decimo clean-sheet santagatese dell’anno.

La classifica dopo la 26′ giornata

Trapani 65; Siracusa 58; Vibonese 53; La Fenice Amaranto, Città di Sant’Agata 40; Real Casalnuovo 39; Ragusa 35; Licata 33; Acireale 31; Akragas, Nuova Igea Virtus 29; Canicattì 28; Sancataldese 27; Locri 23; Portici 21; San Luca (- 1) 18; Castrovillari(- 1) 10; Gioiese 4.

ECCELLENZA – GIRONE B

4 – 1: Jonica vs Nebros

Senza se e senza ma: così la Jonica ha archiviato la pratica Nebros. Anche in virtù di un avvio fulminante dei giallorossi. Dopo tre minuti, difatti, l’undici di Famulari già viaggiava col doppio vantaggio. De Jesus rompe il ghiaccio, ad appena 60″ dal fischio di Lo Surdo, angolando una corta respinta del comparto arretrato nebroideo. Invece, con una conclusione al volo indirizzata al posto giusto, Bozzanga mette il cappello sul 2 a 0. Per i biancoverdi piove sul bagnato, quando, a causa dell’espulsione di Pontini, sono costretti a restare in inferiorità numerica per oltre un’ora.

Al 41′ De Jesus esegue il bis, incantando i presenti attraverso una magia sotto il sette di Inferrera. Che nulla può. Come i suoi compagni di squadra, d’altronde. Tant’è vero che sarà solamente una disattenzione dei difensori jonici a consentire a Genovese di siglare il gol della bandiera. Violando l’imbattibilità di Pontet che perdurava da ben cinque turni. Una magra consolazione. Gli uomini di Perdicucci rimangono allo sbando e, all’81’, un piattone di Dos Santos cala il poker e il sipario.

3 – 0: Milazzo vs Santa Croce

Si estende ad otto risultati la striscia positiva del Milazzo che, rifilando un secco 3 a 0 al Santa Croce, torna a vincere nella propria tana, patita un’attesa di due mesi. Ma c’è voluta parecchia pazienza pure domenica, dal momento che, al Marco Salmeri, tutto si è risolto nella seconda parte del match. Ordinati nelle retrovie e abbastanza propositivi, malgrado il dominio territoriale subìto, i cigni tengono sulle spine i mamertini per un’oretta. Un legno di Isgrò preannuncia ciò che cambierà l’inerzia del confronto, Calderone commette fallo in area su Cambria e per Arena è rigore. Dal dischetto Gatto spiazza D’Angelo.

Più disinibito, il Milazzo non stenta a scovare il raddoppio grazie a Ten Lopez che, al 64′, incorna un tiro cross di Isgrò a D’Angelo battuto. E nemmeno il tris. Il solito Ten Lopez anticipa D’Angelo in uscita e appone la firma sul 3 – 0 e sulla sua doppietta personale. Il passivo per il Santa Croce sarebbe potuto essere più largo, se La Spada non avesse sbagliato un nuovo penalty assegnato ai milazzesi. Non si registrano altri sussulti da qui al termine delle ostilità.

0 – 1: Modica vs Messana

Gran bel colpo della Messana che, in terra iblea, batte a domicilio la terza forza del torneo. Complice altresì la destabilizzazione che anima l’interno dell’ambiente rossoblu, al Vincenzo Barone, gli strettesi fotocopiano l’1 – 0 con cui hanno “sistemato” l’Imesi Atletico Catania nello scorso weekend. E cercano di risalire la china. Niente di ravvisabile nel primo quarto della sfida, dopodiché, si annoverano i tentativi di Cafarella e la rete viziata da un fuorigioco di Rando, e dunque annullata, sul versante giallorosso, e di Savasta su quello modicano.

Tuttavia, laddove il riposo è ormai imminente, arriva la svolta. Che sarà decisiva, poiché il valzer delle sostituzioni, “ballato” durante il prosieguo dell’incontro, non andrà ad inficiare sul computo finale. Al 44′, Azzara stende Cafarella e per Russo ci sono gli estremi per comminare la massima punizione. Tra le proteste di Marino, che gli costano il cartellino giallo, dagli undici metri Biondo si vede respingere dal portiere del Modica il tiro, ma non la ribattuta.

2 – 0: Rocca Acquedolcese vs Leonzio

Prende la strada di Acquedolci lo scontro diretto in chiave salvezza, che è andato in scena al Latteri – Scaffidi. Senza neanche farne molta, considerata l’ubicazione dell’impianto. Si corona, perciò, l’inseguimento della Rocca Acquedolcese, portato alla stessa Leonzio e al Mazzarrone. Una corsa che, di conseguenza, colloca i tirrenici nell’attuale quintultima posizione in classifica.

In mezz’ora, i biancoverdi costruiscono ciò che si tradurrà nel nono punto in tre gare. E nel terzo clean-sheet di fila. Margaratini dapprima sblocca il persistente equilibrio, coadiuvato da una ripartenza con annesso assist di Ferrè e dal velo di Carrello. Poi, diventa egli stesso assist-man, fornendo a Carrello il pallone buono per il 2 a 0. I bianconeri approcciano ad una reazione, ma i nebroidei scansano le insidie e, nonostante non capitalizzino alcune chances, giungono indenni ai titoli di coda.

La classifica dopo la 20′ giornata

Enna 50; Paternò 49; Modica 36; Milazzo 32; Città di Gela, Jonica 31; Real Siracusa 30; Nebros 26; Misterbianco 24; Rocca Acquedolcese, Mazzarrone, Leonzio 23; Atletico Catania 21; Messana 16; Leonfortese 13; Santa Croce 12.

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