Orlandina Basket, un tempo nuovo per cambiare quel gusto un po’ amaro di cose perdute

I nuovi paladini (credits: Orlandina Basket)

CAPO D’ORLANDO – C’è tutto un mondo di immagini e rievocazioni che appaiono nella mente se si pensa a Capo d’Orlando. Il mare cristallino, impreziosito dalle tipiche ciappazze di Testa di Monaco. L’incanto della baia di San Gregorio, che fu musa per Gino Paoli quando tradusse in Sapore di sale cotanta bellezza. Poi il faro novecentesco, simbolo del posto, come pure il Monte della Madonna con il suo santuario. Ma ce anche un altro emblema: il paladino Orlando che, grazie a una sua sosta, diede il nome alla cittadina. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Tra gli amanti dello sport, però, c’è sicuramente chi, pensando a Capo d’Orlando, non dimentica le emozioni, e di pari passo il lustro, che la squadra di pallacanestro ha dato a questa località tirrenica del messinese.

Gli anni d’oro dell’Orlandina Basket

Fondata nel 1978, l’Orlandina Basket tocca il cielo con un dito nel 2004/2005 quando, con professionisti del calibro di Giovanni Perdichizzi sulla panchina e Terrell McIntyre in cabina di regia, centra la prima storica promozione in Serie A. È una stagione memorabile: 20 vittorie consecutive in regular season e la conquista della prima edizione della Coppa Italia di LegaDue. Nel 2007 i paladini possono fregiarsi delle prestazioni di Gianmarco Pozzecco che poi, svestendo la canotta biancazzurra, si ritirerà dal basket giocato. Sono gli anni d’oro dello sport messinese. Prima del buio. È il 2008 quando, per alcune insolvenze, il consiglio federale annuncia l’esclusione della società dal campionato. Sprofondata nel precipizio del dilettantismo, l’Orlandina Basket risale alacremente la china e attraverso un ripescaggio si riaffaccia in Serie A nel 2014, dopo 6 anni di assenza. Perde la massima categoria nel 2018 retrocedendo in A2.

Poi altri due salti all’ingiù: nel 2022 scende in Serie B e lo scorso anno in B Interregionale, ma da qui, negato il ripescaggio, gli orlandini devono ricominciare.

Pozzecco ai tempi del 2013 (credits: Wikipedia)

Si parte da Domenico Bolignano

Come primo passo verso la costruzione di un roster ambizioso, la società paladina ha deciso di gettare le basi cominciando dal ruolo di head coach. Ed in questo senso è stato siglato l’accordo con Domenico Bolignano.

Per il 44enne tecnico reggino, l’approccio con la carriera da allenatore è avvenuto nel 1998, quando ha guidato il settore giovanile della Viola Reggio Calabria, altra storica realtà cestistica italiana. Dopo un triennio nella sua città, ha varcato lo Stretto allenando per altri tre anni le giovanili della Pallacanestro Messina. Tornato in Calabria, nel 2005/2006, approda in Serie A come vice di Zorzi e Iracà, sempre nella Viola, mantenendo anche il ruolo di responsabile delle giovanili. Lunga è la sua esperienza con i neroarancio anche in categorie inferiori. Dal 2017 e per 3 stagioni diventa head coach della Gessi Valsesia, in Serie B, con buoni risultati. Dopo l’avventura piemontese ritorna nuovamente a casa prima di sbarcare in Sicilia.

Bolignano si è presentato alla piazza consapevole di avere una bella responsabilità sulle spalle che, però, più che un peso è sicuro che si rivelerà uno stimolo.

Coach Bolignano (credits: Orlandina Basket)

Palermo, dopo 10 anni nuovamente paladino

Dopo l’allenatore, il mirino si è spostato sui giocatori. Il primo movimento, Matteo Palermo, è una vecchia conoscenza di Antonio Sapone e Enzo Sindoni.

Il playmaker riminese, 32 anni da compiere a breve, infatti, ha già indossato la canotta biancazzurra dieci anni fa. Era la stagione 2012/2013 di LegaDue. Poi Orzinuovi in Serie B, Proger Chieti in A2 Silver e la consacrazione a Legnano in A2. Dopo le esperienze con Tezenis Verona e XL Extralight Montegranaro ritorna in Sicilia, lato occidentale, giocando alla 2B Control Trapani. Lo scorso anno disputa 11 partite con lo Staff Mantova per poi chiudere tra le fila della Rucker San Vendemiano, in Serie B. Giocatore duttile con grande fisicità, dispone di energia e tecnica su entrambi i lati del campo. Mosso dai progetti futuri del presidente Sindoni, Palermo ha firmato un biennale.

Matteo Palermo (credits: Orlandina Basket)

Il ritorno di un altro paladino, Jasaitis

Un altro gradito ritorno in terra orlandina è anche quello dell’indimenticata ala Simas Jasaitis. Dall’alto dei suoi 41 anni e dei 202 cm, il lituano di Vilnius, sarà quel valore aggiunto per esperienza e curriculum. E pure entusiasmo: la sua carriera sarebbe un vanto per chiunque.

Inizia a collezionare vittorie nel quinquennio con il Lietuvos Rytas Vilnius: due titoli nazionali nel 2002 e nel 2006, uno Nebl nel 2002 e la ULEB Cup 2005. La striscia continua vincendo il campionato israeliano 2007 nel Maccabi Tel Aviv. Non si smentisce neanche in Spagna quando conquista con il Saski Baskonia la Supercoppa e la Liga ACB e dopo aver raggiunto le semifinali di Eurolega e la finale di Copa del Rey. Resta in terra iberica prima di spostarsi in Turchia per ritornare a vincere in Russia, quando il Lokomotiv Kuban si aggiudica l’EuroCup 2013. Nel 2015 ritorna in patria, giocando nuovamente al Lietuvos Rytas, prima di approdare a Capo d’Orlando, contribuendo notevolmente alla salvezza nella massima serie dei siciliani. VL Pesaro, Lietkabelis con annessa LKL, EuroCup e Champions League, ancora un po’ di Spagna e l’aria di casa lituana nell’attesa di poter fare ritorno, quest’anno, all’Orlandina.

Importante anche la strada percorsa con la sua nazionale, con l’apice raggiunto nel 2007 e nel 2010 quando, rispettivamente agli Europei in Spagna e al Mondiale in Turchia, conquista le medaglie di bronzo.

Simas Jasaitis (credits: Orlandina Basket)

Da Mascherpa a Marini, gli altri veterani

Altro veterano della palla a spicchi è sicuramente il play/guardia Giulio Mascherpa, uno dei migliori realizzatori dell’ultimo decennio nella B. Nato nel 1992 a Pavia, Mascherpa inizia la carriera da senior alla CLF Bergamo, a 19 anni. Poi ANT Francavilla e Libertas Forlì prima di giocarsi i playoff in Serie B con Basket Lecco nel biennio 2014/2016. Le sue prestazioni non passano inosservate e meritoriamente sale in Serie A2 dove ben figura con la canotta della Orsi Tortona. Viene confermato in A2, giocando prima a Bergamo e poi a casa, alla Omnia Basket Pavia. Fatto ritorno a Lecco, nel 2020/2021 vola al Sud, accasandosi alla Viola Reggio Calabria dove conosce coach Bolignano. Lo ha ritrovato a Capo d’Orlando, con immutato affetto, dopo le esperienze con Tigers Cesena, Logiman Crema e la Liga EBA.

Mascherpa a sinistra con Jasaitis e Bolignano (credits: Orlandina Basket)

Biancazzurro è diventato anche il lungo Leonardo Marini. 28 anni, di Padova, è “assunto” a tempo pieno tra i senior nella Serie A2 del 2014/2015, esordendo con la Pallacanestro Trieste dove disputa anche i playoff. Come l’anno dopo quando veste la canotta della Mens Sana Siena, squadra già conosciuta con le giovanili. Rimane in A2, ma cambia roster: prima Recanati e poi Energy Group Rieti. La svolta personale arriva nel 2018 quando, sebbene scenda di categoria, grazie ad un’annata DOC con Basket Corato, diventa uno dei lunghi più importanti della Serie B. Conferma il buon rendimento anche altrove, soprattutto nel 2021/2022 con la Virtus Arechi Salerno a guida Di Lorenzo. Il centro euganeo è stato prelevato dalla Fulgor Omegna con l’auspicio che possa essere d’ausilio nel produrre diversi modi in attacco e nel variare le difese nella sua metà campo, come ha ricordato Sapone al momento dell’ingaggio.

Marini in allenamento (credits: Orlandina Basket)

Il primo della linea verde, Gabriele Mentonelli

Ad aprire la lista del gruppo dei giovani c’è il nome di Gabriele Mentonelli. Playmaker come Palermo, il cui sostegno può aiutarlo nella crescita, Mentonelli è un classe 2003 che si è formato nelle giovanili dell’Aurora Basket Jesi prima di andare, da senior, a difendere i colori della sua città, Matelica. È da qui che è partito alla volta di Capo d’Orlando, portando con sé una promozione in Serie B e grandi doti tecniche tra palleggio, istinti realizzativi e capacità difensiva.

Il siciliano Vittorio Moltrasio

Quindi la volta di un siciliano, Vittorio Moltrasio. Anche lui 2003, di ruolo guardia, Moltrasio è giunto dalla squadra della sua città: il Green Basket Palermo. A dire il vero, i confini panormiti non li ha mai lasciati, considerato il precedente percorso nel CUS Palermo dove muove i primi passi cestistici e disputa anche la Serie D per tre anni. Nel 2020/2021 esordisce con il Green Basket in Serie B continuando, attraverso il doppio tesseramento, la D con il CUS. Nei due anni seguenti, stabilizzatosi al Green ottiene prima la promozione in B e poi la riconferma nella categoria, ripagata da prestazioni di livello.

Gatti e Agbortabi

L’11 agosto, l’ufficialità dell’accordo con Patrick Gatti. Nato a Como nel 2001, da padre italiano e madre olandese, la nuova ala piccola paladina cresce a Cantù dove si guadagnerà, tra l’altro, svariate convocazioni nelle nazionali giovanili. Degna di nota, nel 2017, la partecipazione con l’Under 16 ai Campionati Europei in Montenegro. Quindi l’esordio tra i senior con Vaporart Bernareggio, con ottimi rendimenti fino alla sospensione delle competizioni a causa del Covid. Al termine dell’emergenza pandemica trova la conferma tra i brianzoli dove contribuisce alla vittoria della Supercoppa e gioca i playoff. Breve apparizione in Serie A2 con la Ristopro Fabriano che lascia per carenza di spazio tornando a Bernareggio. È arrivato dalla frammentata, a causa di un infortunio alla mano destra, avventura alla General Contractor Jesi.

Riccardo Agbortabi, centro 23enne, nasce a San Donà di Piave, ma cestisticamente parlando cresce nella prestigiosa cantera di TVB Treviso. Dopo il debutto tra i senior in C, arriva il salto di categoria firmando con la Vega Mestre nel 2019 in Serie B. Con CJ Basket Taranto sfiora la promozione in A2 nel 2020/2021. Per Agbortabi il passaggio in Serie A2 arriva l’anno successivo, quando fino a gennaio milita con la Gruppo Mascio Treviglio prima di trasferirsi in Serie B alla Meta Formia per ritagliarsi uno spazio maggiore. Anche nella stagione passata si è diviso tra due roster: inizio con la Bakery Piacenza e conclusione in quel di Toscana con la Computer Gross Empoli.

Gatti e dietro Agbortabi (credits: Orlandina Basket)

Favali e Douglas Marini per completare il roster

È puntando sempre sulla freschezza dei giovani che la dirigenza paladina completa l’organico messo a disposizione di Bolignano per tentare la cavalcata alla promozione. Nel giro di due giorni, infatti, a Capo d’Orlando si sono accasati Favali e Marini.

Per il pontino Giancarlo Favali, guardia/ala del 2000, la prima chiamata in Serie B risale alla stagione 2019/2020 quando si trasferisce alla Sinermatic Ozzano dopo la C a Ferrara. Il passaggio alla Lux Chieti Basket lo lancia in Serie A2. Si ferma a causa di un brutto infortunio al ginocchio sinistro nell’annata in cui era alla San Bernardo Langhe Roero. Recuperato ad inizio della stagione 2022/2023, vince la C Gold lombarda a Pizzighettone.

Douglas Agostino Marini, guardia poco più che 20enne, dopo la Serie D con la Leobasket Lonigo, si aggrega stabilmente in prima squadra con Basket Mestre in Serie B, dove disputa il campionato U19 Eccellenza e, in doppio tesseramento, la C Silver con la Pallacanestro Virtus Lido. Durante la Next Gen Cup con Happy Casa Brindisi si mette in luce tra gli addetti ai lavori.

Rinnovata la sponsorship con Infodrive SpA

Leader nel settore dei servizi dell’automotive, la Infodrive SpA ha rinsaldato il legame già in essere con l’Orlandina Basket. Così ha comunicato ufficialmente in data 5 settembre la società cestistica che, attraverso la voce del patron Enzo Sindoni, ha espresso soddisfazione per la scelta sinergica con lo slancio che si vuole dare al territorio, facendo da controcanto al presidente di Infodrive SpA Franco Costanza. È un accordo che prevederà anche la gestione dell’area commerciale.

Infodrive SpA sosterrà i paladini nel 2023/2024 (credits: Orlandina Basket)

I primi verdetti dal parquet

Promettente inizio di stagione per i paladini. E nonostante la Coppa Sicilia. Infatti, sebbene l’Orlandina sia partita col piede giusto, avendo vita facile al primo turno della Domenico Savio battuta nettamente 102 – 39 ed eliminando al secondo turno, in un altro derby, Barcellona Basket con un più risicato 86 – 70, la squadra di coach Bolignano si è dovuta arrendere in semifinale al PalaCus di Catania alla Virtus Ragusa. Dopo un match fisico e combattuto dall’inizio alla fine, i paladini sconfitti 62 – 69 dalla corazzata di Recupido, sono usciti dalla competizione, vinta proprio dagli iblei, in finale contro CUS Catania Basket per 90 – 69.

Durante la fase precampionato, l’Orlandina ha tenuto anche un test amichevole con Fortitudo Messina sul parquet del PalaFantozzi. Il team di Bolignano si è imposto per 77 a 65.

Il cammino biancazzurro previsto in campionato (credits: Orlandina Basket)

Orlandina Basket – Svincolati Milazzo

Storia diversa in campionato. Anche se i due punti contro la Svincolati Milazzo non sono stati tra i più semplici da mettere nel carniere.

A dispetto di notevoli differenze tra i due roster, all’Infodrive Arena sono i mamertini a guidare le sorti dell’incontro. Oltretutto per 3/4 del match.+ 6 dopo nemmeno un giro di orologio, + 12 a metà del primo quarto di gara, che si chiuderà poi sul 14 – 25. Milazzo domina anche nel secondo parziale, chiuso a + 10 sul 32 – 42. Nella terza frazione della partita, i paladini riescono a ridurre lo svantaggio fino a – 3, ma saranno sempre gli uomini di Trimboli a rimanere avanti, 49 – 52. Nei 3’43” finali il rocambolesco capovolgimento: Palermo si accende e porta avanti l’Orlandina che riesce ad allungare a + 5 quando mancano 2’08” alla sirena. I padroni di casa sprecano, Milazzo arriva a – 1, ma non sfrutta la palla del sorpasso. E così dopo tanta sofferenza, i biancazzurri evitano che gli ospiti centrino il colpaccio. Il finale è 60 – 58.

ORLANDINA BASKET

Favali 17, Mascherpa 15, Palermo 13, Marini L. 8, Gatti 5, Mentonelli 2, Agbortabi 0, Moltrasio 0, Marini D. 0, Collovà A. n.e, Collovà L. n.e, Jasaitis n.e, all. Bolignano

SVINCOLATI MILAZZO

Guerra 11, Bolletta 9, Manfrà 8, Parolis 7, Battaglia 6, Barbera 5, Sindoni 4, Traoré 3, Selvatico 3, Odigie 2, Scredi 0, Spada n.e, all. Trimboli

Risultato finale del match (credits: Orlandina Basket)

Che questo nuovo inizio sia la volta buona per ridare brillantezza a un blasone tra i più importanti di tutta la Sicilia, offuscato nel corso degli anni e che meriterebbe di certo palcoscenici diversi con fasti d’altri tempi, lo scopriremo solo vivendo, ma intanto, il buongiorno si vede dal mattino.

(fonte: pagina Facebook Orlandina Basket)

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