La Sottile Linea (Giallo) Rossa

La riflessione di Rodolfo Savica su Messina – Taranto

E si vince ancora. Si vince e si convince Il Messina sembra totalmente un’altra squadra rispetto al terribile novembre.

4-2-3-1 confermato e il baldanzoso Taranto viene sontuosamente regolato. Eziolino era squalificato, ma il suo secondo ha accettato la sconfitta dicendo che il Messina è stato cinico, mentre il Taranto non ha sfruttato le occasioni: mi chiedo che partita abbia visto il secondo messinese di Eziolino. Il Taranto ha avuto una occasione, è vero. Una Sola. Come sempre, però, Fumagalli ha fatto sembrare facile una parata difficile e non è successo nulla. ll Messina è stato totalmente padrone del campo. Tutta la partita. Il Taranto non avrebbe segnato nemmeno prendendo la palla con le mani e buttandola in rete. Tuttavia, come è tipico, dei piccoli uomini, non si può né si deve ammettere la superiorità dell’avversario. Solo quando si vince si deve ribadire che si è più forti mai quando si perde. Infatti, Eziolino non dirà mai che il Messina lo ha messo sotto e che il Taranto ha giocato in maniera pessima, perché imbrigliato dai ragazzi di mister Modica.

Non si può dire.

E Eziolino non lo dirà mai; cosi come non dirà che Salvo è ormai una certezza ed è davvero illegale per la categoria: chiedere a Bifulco costretto a stendere il giovane terzino messinese con un fallaccio ed espulsione. Non dirà che Emmausso dietro le punte è incredibile (il lancio di esterno sui piedi di Rosafio è poesia calcistica); così come non dirà che Giunta e Frisenna hanno vinto lo scontro a centrocampo tutte le volte (contro un giocatore straordinario come Calvano). Non dirà che Polito non ha sbagliato nulla e nemmeno Luciani ed Manetta. Non dirà che c’erano non uno ma due rigori su Plescia sul gol da opportunista di Zunno, finalmente efficace. Non dirà che Modica lo ha battuto tatticamente modificando di poco la posizione di Giunta per equilibrare il centrocampo intorno al 20esimo del primo tempo. Tutto questo non verrà mai detto da Eziolino, ma lo diciamo noi ed alta voce così che arrivi fino alle supponenti ed arroganti altezze calcistiche tarantine.

Tuttavia, adesso siamo davvero ad un bivio: 5 punti dai Playoffs e 3 dai playouts

Siamo nella terra di mezzo; una sottile linea (giallo) rossa ci divide dal capire chi possiamo essere, chi potremmo essere e chi saremo. Le prossime due partite sono un bivio; infatti, se si vincesse con una frantumata Turris e si vendicasse l’ingiusta sconfitta nel buio di Francavilla, improvvisamente parleremo di altro. E sono sicuro che, a quel punto, il Presidente farebbe qualche altra mossa di mercato per tentare un’utopia.  Purtroppo, c’è sempre la possibilità di essere risucchiati verso il basso, nei gorghi di altre, meno nobili, battaglie.

A questo punto davvero bisogna capire chi siamo e chi potremmo essere. C’è speranza e fiducia. Finalmente

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