Akademia Messina, nuovo colpo: per la seconda linea arriva Norgini

La carica di Maria Chiara Norgini (credits: Akademia Sant’Anna)

MESSINA – Quale miglior regalo di compleanno poteva ricevere un coach dal club di cui è il tecnico, se non quello di vedere comporsi la rosa che allenerà nella stagione a venire. Oltretutto con innesti di calibro cospicuo. Proprio ieri (il 31 maggio), infatti, Fabio Bonafede ha compiuto 52 primavere e nella giornata odierna l’Akademia Città di Messina è andata a svelare il nome dell’ultimo tassello, cronologicamente parlando, aggregatosi alla famiglia peloritana: la libero Maria Chiara Norgini. Dunque, potenziato il comparto offensivo, la dirigenza giallorossa ha concentrato l’attenzione e gli sforzi sulla seconda linea, riuscendo a portare nella città dello Stretto un puntello per ricezione e difesa.

Dall’Umbria ai palcoscenici fiorentini. La carriera di Norgini

La new entry Maria Chiara Norgini (credits: Akademia Sant’Anna)

A Bastia Umbra il debutto su un campo di pallavolo

Nata nel 1998 a Perugia, 170 cm, Maria Chiara Norgini è considerata una leader per quanto concerne caparbietà e spirito di abnegazione, peculiarità che vanno a sommarsi all’elevata reattività e alla capacità di stabilizzare le fasi di gioco in cui è coinvolta. Il debutto sulla scena pallavolistica di “Meri” avviene all’età di dieci anni, mediante le juniores della Libertas Bastia, società la cui prima squadra è appena approdata in Serie B2. Nel 2011 verrà inserita nel gruppo impegnato nel campionato nazionale, con il quale centra la promozione in Serie B1, dove esordirà l’anno successivo.

Dalla Pro Patria Milano alla Beng Rovigo, sfiorando la Serie A1

Corteggiata dalla Pro Patria Milano, che la ingaggerà per fare la differenza nonostante sia ancora giovanissima, nel 2013/14 scende nuovamente in Serie B2. Al contempo, affronta il campionato di categoria Under 16, arrivando a staccare il pass per le finali nazionali e a contendersi il titolo nella finalissima, che le consentirà di riporre in bacheca una medaglia d’argento. Avendo qualità e grinta da vendere, Maria Chiara Norgini viene adocchiata dalla Pallavolo Ornavasso, che, pertanto, la chiama per congiungersi al roster di Serie A1. Tuttavia, a causa dell’esclusione decretata per inadempienze, il sodalizio piemontese non disputerà mai quella competizione. L’atleta umbra, quindi, si accasa alla Beng Rovigo, laddove vivrà la sua prima esperienza in Serie A2 e collezionerà, in un biennio, 27 presenze e 55 set giocati.

L’exploit di Norgini la porta ad esordire in A1 con Il Bisonte Firenze

Per Maria Chiara Norgini è un momento d’oro, di inarrestabile ascesa. Nel 2016/17, difatti, si unisce a Il Bisonte Firenze di coach Marco Bracci, con cui farà la prima apparizione in Serie A1. Da gigliata, diviene compagna di squadra di sportive come Indre Sorokaite, Laura Melandri e Marta Bechis, nonché di Beatrice Parrocchiale, la libero biancoceleste titolare. Conterà, a fine stagione, 16 presenze e 20 set giocati. Nel 2017/18, indossando la maglia della Millennium Brescia, si riaffaccia in Serie A2. Al termine della regular season, in virtù della leadership in classifica, condita dalle sue 31 presenze e 69 set giocati, ritroverà la massima divisione.

Le esperienze prima dell’approdo alla Seap-Sigel Marsala

Maria Chiara Norgini resta una “leonessa” anche nel 2018/19, calcando di nuovo i taraflex di Serie A1 (19 presenze e 37 set giocati), per poi trasferirsi alla P2p Smilers Baronissi, in Serie A2 (16 presenze e 48 set giocati). Nel team irnino conosce coach Leo Barbieri, nel frattempo subentrato a Vito Ferrara, il quale crede in lei e, nel 2020/21, la vuole con sé a Talmassons (25 presenze e 60 set giocati). La parentesi veneta dell’annata seguente, sempre in Serie A2, chiusa con 28 presenze e 107 set giocati difendendo i colori dell’Anthea Vicenza e rincontrando coach Bracci, precorre lo sbarco in Sicilia. A Marsala. Nelle fila della Seap-Sigel Marsala militerà negli ultimi due tornei, la Serie A2 2022/23 (32 presenze e 117 set giocati) e la Serie B1 da poco archiviata.

Le prime dichiarazioni di Maria Chiara Norgini

“Meri” Norgini innamorata della Sicilia (credits: Akademia Sant’Anna)

Altruista e caparbia, gli albori umbri di “Meri” Norgini

Il ruolo di libero sintetizza esattamente le caratteristiche di Maria Chiara Norgini, di solito a proprio agio nel mettersi al servizio delle compagne e di chiunque, nella quotidianità, necessiti di un appoggio: “Mi piace dare una mano quando ce n’è bisogno, sostenere tramite un aiuto chi attraversa qualunque situazione di difficoltà. Sono così. Oggi io, un domani vorrei che si facesse ugualmente con me. Inoltre, sono un po’ testarda. Malgrado talvolta sia un difetto, può analogamente rivelarsi un pregio, perché sono tenace in qualsiasi cosa svolga.”

Un’altra libero perugina, dopo Sara Ciancio, che nasce sportivamente a Bastia Umbra, per effettuare in seguito, da giovane, una rapida scalata in Serie B2 e B1: “È stato un periodo in cui ho incrociato diverse persone determinanti per lo sviluppo del mio percorso. Praticando questa disciplina viaggi parecchio, di conseguenza è abbastanza frequente trovare chi sia pronto ad aggiungere qualcosa alla tua vita. Sia da piccola che durante la crescita, ho avuto la fortuna di essere circondata da gente che mi ha supportato.”

Le chiamate dal Nord e quei punti nelle statistiche di una libero

Ad un certo punto, si registra l’interesse di Milano, Ornavasso e Rovigo, luoghi effettivamente distanti per chi risiede nel centro Italia: “Ho trascorso gli inizi nelle giovanili in Umbria. Dopodiché il mio attuale procuratore mi ha notata e contattata, proponendomi e consigliandomi di proseguire a Milano, affinché realizzassi ciò che sognavo.”

Se nelle statistiche di un libero compaiono dei punti, o queste sono sbagliate oppure c’è dello straordinario nell’operato di “Meri”: “Sì, è capitato. Ricordo un episodio a Brescia in cui, nel giro dietro, entravo in battuta. Non servivo da tempo, però, piano piano, ho riguadagnato il mio equilibrio. E allora, ingresso in partita e faccio ace su Sansonna! Non me lo aspettavo, sinceramente. Diciamo che, anche da libero, ho scoperto vari lati.”

Un percorso di crescita fatto di persone ed episodi importanti

Prende il via l’avventura di Firenze, sponda Il Bisonte, in Serie A1, e successivamente quella di Brescia. Un cammino che sembrerebbe impeccabile: “Va bene così, non cambierei nulla. A Brescia ho ottenuto la prima promozione in Serie A1, ed è un ricordo talmente prezioso che l’ho addirittura tatuato sulla pelle. La ragazza e l’atleta che sono oggi, lo devo interamente a quel lungo processo. Perciò rifarei tutto identicamente.”

Chi si porta dietro di tale periodo, Maria Chiara Norgini: “Negli anni si stringono amicizie e ti leghi a persone, eventi, emozioni che ti forgiano. A Firenze, ad esempio, Indre Sorokaite mi ha insegnato a lavorare ad alto livello, insomma ad essere una professionista. Di Brescia, invece, non potrò dimenticare Simona Gioli, colei che da bambina era il mio idolo. Avevo delle foto conservate e, in occasione della promozione, ho fatto un collage perché conquistammo il campionato insieme. Lei, che per me è stata una mamma, fu decisamente contenta. Ma sicuramente ne dovrei citare altri.”

L’inevitabile innamoramento per la Sicilia: “Sono a casa”

A Baronissi e Talmassons, è stata guidata da coach Leo Barbieri, fresco di Serie A1 con le friulane: “Non pensavo che in finale la spuntassero. Guardando le sfide più recenti, ho apprezzato la bellezza del loro gioco e come sono state brave a trovare la quadratura perfetta. Ciò che diventa fondamentale in quelle gare è il collettivo. Mi complimento per il traguardo, ma confesso che tifavo Messina e mi ha sorpreso il salto di Talmassons in Serie A1.”

Due anni a Marsala, ora Messina. Ecco la testimonianza sulla Sicilia di “Meri”: “Lo raccontavo a mia sorella: <sono a casa e non è mai stato così complicato lasciare un posto>. Da pallavolista, sono avvezza agli spostamenti, ma a Marsala mi sono sentita a casa. I siciliani sono un popolo alla mano, perennemente disponibile, e poi conosci tutti e hai amici ovunque. È stata dura ricominciare dalle “vecchie” abitudini umbre! Sapere di dover tornare in Sicilia mi riempie il cuore di gioia. In fondo non riesco più a giocare altrove. In Sicilia si vive davvero bene, ormai sono siciliana.”

Parlando ancora di Marsala, Maria Chiara Norgini descrive la retrocessione subita dalla Serie A2: “L’avvio è stato corretto. Purtroppo, abbiamo riscontrato delle dinamiche difficili da gestire ed è andata a finire nella maniera peggiore. Eppure scorgo sempre il buono in ogni annata, poiché mi ritengo positiva e propositiva. Secondo me, paradossalmente, reputo maggiormente utili anni simili, per capire e affinarsi, piuttosto di quelli in cui vinci. Non che le vittorie non siano gratificanti, però la sconfitta forma molto. Mi hanno chiesto di rimanere e sono ripartita da lì. Desideravo stare bene, fermandomi, e, siccome avevo ciò che cercavo, ho sposato quel progetto. Nonostante fosse in una categoria inferiore.”

“Non ho mai avuto dubbi sulla scelta di Akademia Messina”

Le conclusioni di Maria Chiara Norgini: “Di Akademia Città di Messina mi avevano parlato ottimamente Barbara Varaldo e Giorgia Silotto, due ex, ancor prima che venissi chiamata. Sia della società e dell’organizzazione che dell’allenatore, che comunque conoscevo già. In realtà, quando si è concretizzata la proposta, non avevo neanche il dubbio se accettare o meno. A Barbara e Giorgia ho semplicemente detto della firma, e loro sono state felici per me. La rosa allestita è completa e costituita da elementi importanti, con cui avrò l’onore di condividere questo torneo.”

“Conosco Chiara Mason per averci giocato insieme nelle giovanili. Finalmente ci rincontreremo. C’è un impegno netto e notevole della dirigenza, allo scopo di costruire una squadra di tale caratura. Sappiamo che ci poniamo obiettivi ambiziosi e, senza dire niente, mi auguro di conseguirli totalmente. Esistono i giusti presupposti, tenuto conto dell’innalzamento della qualità della Serie A2 e sebbene la competizione si prospetti intensa e complessa. In ogni caso, sono certa che, compatte verso la meta, creeremo un ambiente sereno. Aspettative e voglia di far bene ci sono, conseguentemente, un passo alla volta, si raggiungeranno traguardi considerevoli.”

(fonte: comunicato societario)

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