MESSINA – Una sorta di quiete prima della tempesta ha avvolto la Messina del pallone in questi giorni post Picerno. Le prime avvisaglie del temporale, arrivato sullo Stretto a dissolvere quel senso di bonaccia tra i tifosi biancoscudati, è stata quella specie di sconfessione, che l’ACR stessa ha avuto nei confronti del proprio allenatore, sullo spinoso tema del campo di gioco. Un fulmine a ciel sereno, per l’appunto. Amplificato, e non poco, dalla successiva disfatta casalinga, la prima in questo campionato, contro il Brindisi.
Inutile ribadire, come sia stato fondamentale buttarsi subito alle spalle questa cocente delusione sportiva, per concentrarsi sull’undicesima giornata, la quale prevede la non proprio abbordabile trasferta di Crotone.
Un Messina irriconoscibile cade per la prima volta al Franco Scoglio
Il Brindisi si presenta in terra sicula con un disperato bisogno di punti, necessari a stabilizzare la traballante panchina di Danucci. E, ovviamente, a prendere ossigeno in classifica. La prima frazione della sfida non registra niente di così particolarmente rilevante, da entrambe i versanti. I pugliesi alzano muri difensivi, sui quali impatta un Messina decisamente scarico. In avvio di secondo tempo, prendono un po’ di coraggio gli ospiti, tentando qualche sortita in avanti. Timide risposte degli strettesi con Ragusa e Plescia. Al 28′ minuto, a nemmeno a un giro di orologio dal suo ingresso in campo, Ganz trova il vantaggio dei messapici. Proteste vane dei biancoscudati per un fuorigioco rivelatosi inesistente. Nulla da qui fino al triplice fischio, se non un gioco spezzettato che porta alle espulsioni di De Angelis prima e Plescia poi. Primo ko interno, quindi, per la compagine di Modica.
Modica fa mea culpa
A fine gara, Giacomo Modica è apparso totalmente contrariato e preoccupato per la prestazione dei suoi ragazzi. Ai microfoni dei giornalisti, il tecnico giallorosso ha commentato con amarezza che quanto ravvisato non lo soddisfi affatto, in nessun reparto. Ammettendo, al contempo, le proprie responsabilità e chiedendo scusa ai tifosi e alla proprietà. Un primo tempo bruttissimo, durante il quale non si è assolutamente provato a giocare a calcio e comunque una bella fetta della contesa sottotono, non possono essere bilanciati da degli ultimi dieci minuti un po’ più arrembanti. Nessun duello vinto, nessuna sovrapposizione o giocata vista. Niente di niente. Il problema non risiede nemmeno nel poco riposo tra un incontro e un altro, poiché su questo fronte sarebbero stati svantaggiati gli avversari, ma nella mentalità. I pugliesi, nonostante le loro criticità, hanno avuto la meglio. Disputando il loro match e, alla fine dei conti, senza rubare nulla.
Il tasto dolente del terreno di gioco
Botta e risposta abbastanza inaspettato tra Modica, Comune di Messina e la stessa società peloritana sull’annosa questione del terreno di gioco del San Filippo. Tema risollevato dal tecnico durante un’intervista. Nelle parole di Modica c’è stato l’ammonimento verso le istituzioni, ree di non intervenire nella direzione in cui la squadra possa avere un campo dove potersi allenare, almeno al giovedì e nella mattinata del sabato. Così da poter conoscere dimensioni e distanze. Lo stesso mister, in un implorato grido di aiuto, ha chiesto perlomeno l’utilizzo dei teloni per proteggere il manto erboso.
Immediata la risposta dell’assessore allo sport, Massimo Finocchiaro, il quale ha replicato come i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte e che l’impianto è concesso solo al calcio.
Poi, il 25 ottobre è giunto un comunicato societario, quasi a smentire il proprio tesserato. Nella nota diffusa dall’ufficio stampa si è ribadito come il terreno di gioco del San Filippo, già sotto stretta osservazione da parte della Lega Pro per le criticità della passata stagione, notoriamente presenta delle problematiche che ne consigliano un uso parsimonioso, al fine di evitare e scongiurare l’ipotesi che la squadra di calcio possa essere costretta a giocare alcune partite di campionato in campo neutro. Su tale argomento c’è l’unanime condivisione da parte di tutti e a tal proposito, si sta provvedendo, fra l’altro, al reperimento dei teloni per proteggere il manto erboso in vista della stagione delle piogge. Senza perdere di vista gli interventi già programmati che non si limiteranno solo a questo.
Lo stesso Pietro Sciotto ha voluto chiosare, precisando come le varie parti in causa stiano lavorando per trovare soluzioni opportune e che, come non mai, sente il supporto concreto dei vertici di Palazzo Zanca.
Sempre attivo Pietro Sciotto
Nel perpetuato tentativo di aumentare, quanto più possibile, la partecipazione popolare intorno all’ACR, il presidente Pietro Sciotto ha dato vita ad una nuova iniziativa, mirata ad allargare il bacino di sostenitori alla provincia della città di Messina. Come primo passo, pertanto, accompagnati dai rispettivi sindaci Domenico Nastasi e Gino Sciotto, il massimo dirigente giallorosso ha già invitato un centinaio di cittadini di San Pier Niceto e Gualtieri Sicaminò in occasione dello sfortunato turno infrasettimanale con il Brindisi di giovedì 26 ottobre.
Nello stesso evento, per quel che concerne la collaborazione con gli istituti scolastici siglata nel protocollo d’intesa con il Provveditorato agli Studi, al San Filippo sono stati ospitati gli alunni dell’Istituto Tecnico Nautico “Caio Duilio”
In arrivo due nuove sponsor
Anche questa appena conclusa, è stata una settimana prolifica dal lato delle sponsorizzazioni. In tal senso, la dirigenza dell’ACR Messina ha comunicato in data 25 ottobre di aver stipulato un accordo annuale con l’azienda Seven Stars. Sempre della durata di un anno, quello firmato il 28 ottobre con la 100Case.
(fonte: pagina Facebook ACR Messina)