MESSINA – “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate” potrebbe aver trovato scritto sul sommo di una fantomatica porta il Messina che, varcando la soglia di ottobre, si ritrova in un mese somigliante a un girone di dantesca memoria. Con un cammino così pieno di insidie che farebbe tremare le vene e i polsi a chiunque, tanto più ad una squadra giovane e ancora in rodaggio. Ma da qualche parte c’è sempre un Virgilio che, pronto a prenderci per mano, ci convince a non aver paura e ad attraversare l’uscio lasciando dall’altra parte ogni esitazione e titubanza. Così, i giallorossi salutano settembre e avviati nel primo tratto di un arduo percorso, giungono al Sorrento. Sul neutro di Potenza, domenica ci sarà la sfida valida come settima giornata di campionato.
Finalmente 3 punti
Gira e rigira la vittoria è arrivata. E al Franco Scoglio con un gol sotto la Sud. Come direbbero in un noto spot, what else? Al cospetto di oltre tremila spettatori, il Messina si impone di misura su un Avellino che in Sicilia ci arriva rinsavito dalla cura Pazienza. Ma sono stati gli irpini a dire la loro nel primo quarto di gara. Fino alla mezz’ora circa. I padroni di casa, infatti, con due calci d’angolo prima prendono la mira centrando la traversa con Ferrara e poi vanno a bersaglio con l’incornata vincente dell’ex Plescia. Rientrati dal riposo, la scena se la prende Ermanno Fumagalli. Il portiere biancoscudato, soprattutto nel finale, divenuto poi interminabile per gli 8′ di recupero, con due veri e propri interventi felini protegge l’1 – 0. Nota dolente l’espulsione di Polito che, nei 6′ minuti avuti a disposizione, colleziona due cartellini gialli.
Modica e Plescia in sala stampa
Si gode i sudati 3 punti, Giacomo Modica. L’allenatore giallorosso ai giornalisti ha dichiarato di essere contento di come il gruppo abbia operato nel complesso e dell’intelligenza con la quale ha letto la gara. Tra i ragazzi c’è umiltà e voglia di crescere. Come, ad esempio, Plescia e Ragusa che con dedizione stanno ritornando ai livelli di un tempo.
Il bomber siciliano Vincenzo Plescia, rigenerato dalla cura Modica, si è detto innanzitutto emozionato per il gol dell’ex e, come il mister, felice per il comportamento generale della squadra. Ha aggiunto inoltre, di essere consapevole che, seguendo le indicazioni del tecnico, potrà migliorare la condizione fisica, non ottimale quando è sbarcato in Sicilia.
Altre considerazioni sulla gara
Dopo Emmausso per il match contro la Turris, il premio USSI, assegnato al migliore in campo nelle gare casalinghe tramite giudizio giornalistico, per quello con l’Avellino se lo aggiudica il numero 30 giallorosso Ermanno Fumagalli. Alla soglia dei 42 anni, l’estremo difensore del Messina è ancora in grande spolvero. Soprattutto con le due prodezze sfoggiate negli ultimi minuti della contesa, ha blindato la porta strettese salvaguardando il risultato e l’annesso clean sheet.
Ex della sfida come Plescia, Fumagalli ha risposto alle critiche di Francavilla con una prestazione sontuosa, sottolineando in sala stampa che errare è umano, ma essere etichettati al primo scivolone dà fastidio. Però, l’importante dopo la Virtus era vincere e confermare la prestazione. Il fatto di riuscirci poi contro una grande aiuta il processo di crescita che il Messina sta sviluppando soffrendo. Il calciatore bergamasco ha suggellato con suggestione le sue parole ricordando come domenica, nella giornata a lui dedicata, sia scesa la mano di Mimmo Cecere ad aiutarlo nei momenti clou della disputa.
Franco Scoglio aperto agli studenti dell’Archimede
Durante la gara di domenica 1 ottobre, c’è stato il secondo atto dell’iniziativa, compresa nel pacchetto di agevolazioni rivolte ai giovani, siglata nel protocollo d’intesa tra l’ACR Messina e il Provveditorato agli Studi. In occasione di Messina – Avellino, si sono aperte le porte del Franco Scoglio agli studenti del liceo scientifico e linguistico statale “Archimede”. La scelta ha generato apprezzamento verso questo progetto da parte della professoressa Francesca Furnari, la quale riconosce inoltre il valore culturale e formativo della partecipazione dei ragazzi ad un evento sportivo in cui è coinvolta una squadra cittadina. I ragazzi dell’istituto di Viale Regina Margherita hanno assistito gratuitamente all’incontro dopo quelli del “Minutoli”, ospitati per Messina – Turris.
Dopo la vittoria arriva anche il main sponsor
Una giornata importante sul calendario biancoscudato è stata senza dubbio quella di mercoledì. E non solo per l’atteso derby con il Catania.
È del 4 ottobre, infatti, l’ufficialità dell’accordo trovato tra l’ACR Messina e la StarCasinò Sport per un contratto di sponsorizzazione biennale che scadrà al termine della stagione 2024/25. StarCasinò Sport è un brand di infotainment sportivo, facente capo al gruppo Betsson, che offre contenuti esclusivi realizzati dai protagonisti dello sport internazionale, quotidiani aggiornamenti su eventi e discipline con video e curiosità, notizie di gossip e la possibilità di vincere premi ed esperienze esclusive. L’obiettivo che StarCasinò Sport si pone è quello di sostenere il calcio italiano su più livelli, fortificando la presenza sul territorio locale con un piano mirato ad una espansione sempre più capillare. In tale direzione, si ricordano le partnership con grandi club di Serie A come l’AS Roma, l’SSC Napoli, il Torino FC, l’US Sassuolo e con il Palermo FC e la Serie BKT nella lega cadetta.
Con questa stipula, la StarCasinò Sport debutta anche nel panorama della Serie C Now. Invece, la prima apparizione del nuovo main sponsor sulle maglie giallorosse è avvenuta in Coppa Italia, nel derby Catania – Messina.
Le parole degli artefici del biennale
Stefano Tino, managing director della società divenuta main sponsor, ha commentato con una certa pulsione di orgoglio la buona riuscita dell’operazione che lega il nome della StarCasinò Sport a quello di un club dalla storia ultracentenaria come l’ACR Messina. La piazza ci ha accolti con coinvolgimento e lavoreremo affinché questo calore venga contraccambiato, ha concluso Tino.
Soddisfazione a nome di Infront Italy, si evince attraverso le parole di Alessandro Giacomini. Il managing director ha ricordato la volontà di creare collaborazioni di lungo periodo che incrementino valore per le società sportive e per i brand dei clienti. Per creare case history di successo, è necessario conoscere a fondo i territori. Tutto ciò passa attraverso un dialogo che l’azienda ha da oltre vent’anni con tutte le realtà sportive. Parallelamente, importante è adeguare linguaggi e iniziative alle varie realtà, per capitalizzare al meglio gli investimenti e dare riconoscibilità ai brand.
Sulla stessa lunghezza d’onda il numero 1 giallorosso Pietro Sciotto che, ringraziando per il successo della trattativa Alessandro Giacomini, managing director di Infront Italy, Daniela Lazzaro e Saverio Provenzano rappresentanti di Infront Italy in Sicilia e Calabria e Mario Bonsignore con il suo staff, ha evidenziato quanto sia importante per il Messina aver stimolato l’interesse di un marchio internazionale. Segno anche di un risuscitato interesse della città nei confronti della squadra calcistica.
Il ritrovato derby con il Catania
A quasi due anni dall’ultimo derby, Catania e Messina si sono affrontate nuovamente per il primo turno della Coppa Italia di C. E al Massimino, dove era prevista la gara ad eliminazione diretta, è accaduto tutto nel secondo tempo. Da parte di Modica, tanto turnover per centellinare le risorse dei suoi in vista del campionato. I primi 45′ minuti terminano senza sussulti da parte di entrambe le contendenti. Dopo 9′ della ripresa, invece, gli etnei sbloccano il risultato sfruttando un errore a centrocampo del Messina. La marcatura è a firma Bocic. Dopo soli cinque minuti, al 59′, il bis dei rossoblu. Su calcio d’angolo, a battere De Matteis, è il colpo di testa di Sarao. Un calcio di punizione, ad un minuto dal 90′, vale la rete degli ospiti. Gol della bandiera, nonché prima signatura di Ortisi con la maglia biancoscudata.
A fine gara, il trainer messinese Giacomo Modica ha dichiarato di aver ricevuto le risposte che cercava da questo tipo di partita. Poiché gli undici schierati erano quelli che avevano bisogno di minutaggio, qualche sbavatura era pressoché normale, ma ciò non toglie che andranno migliorate alcune fasi.
La Coppa Italia è stata anche un occasione per vedere all’opera Domenico Franco. In campionato, infatti, il centrocampista sta finendo di scontare quattro giornate di squalifica. Secondo il numero 16 giallorosso, nel match con il Catania, forse, è mancato un po’ più di coraggio, sebbene contrapposta c’era una squadra di spessore. Il 31enne calabrese ha concluso specificando di come sia personalmente contento del ruolo di chioccia che ha avuto nei confronti degli under scesi in campo.
(fonte: pagina Facebook ACR Messina)